2017: le (pre)visioni e il dilemma dell’investitore

Se qualcuno vi dicesse: una Visione mi è apparsa in sogno e ho la certezza che sulle borse il 2017 finirà più alto di come è iniziato, ma in mezzo ci saranno cali che lo porteranno più basso di adesso, voi cosa fareste?

1. Acquistereste adesso andando al massimo di esposizione azionaria, pensando che comunque alla fine guadagnerete.
2. Vendereste tutto, pensando che potreste ricomperare nella fase di metà anno.
3. Terreste le posizioni che avete.

Nel caso 1, rischiate di incorrere nella Sindrome della Rana Bollita, se il calo di metà anno fosse peggio di quanto ipotizzabile (IPOTIZZABILE riferito ai mercati???? hahahaha).

Nel caso 2, correreste il rischio di non riuscire a ricomperare meglio di come avete venduto, incorrendo nella Sindrome dello Struzzo (compro a qualunque prezzo e nascondo la testa sotto la sabbia per non vedere il rischio).

Nel caso 3, vi pentireste per tutto l’anno di avere avuto “informazioni privilegiate” e non averle sapute sfruttare.

Questo semplice dilemma, che non è altro che una parodia dell’interessantissimo “Dilemma del Prigioniero” che fu alla base dell’intera strategia della Guerra Fredda USA-URSS, spiega come sia

STUPIDO (termine politically correct: INSENSATO)

basare le proprie scelte di investimento sulle cosiddette previsioni.

Le quali hanno tra l’altro un problema non da poco: non sono misurabili, non hanno un track record, sono

PURA ARIA FRITTA.

Ma siccome l’Aria Fritta a inizio d’anno (e per ragioni inspiegabili: l’inizio d’anno solare ha senso zero sui mercati, che sono un continuum) ha un profumo irresistibile, perchè non dare il nostro modesto, misero contributo a questo profumo che corre dolce per l’aere?

Intanto ecco i risultati dei nostri Portafogli Modello per il 2016:

Noi seguiamo questi modelli. Il resto è qualcosa che non ci appartiene. E allora concediamoci il lusso di sbilanciarci, senza entrare in meandri comprensibili solo agli appassionati esoterici o ai professionisti disincantati.

PREVISIONE 1 – Il 2017 sarà un anno NERO, nel senso che il vero outlier sarà il Petrolio e il settore petrolifero (N.B. – previsione non difficile: siamo in piena fase back-end-of cycle, dove dominano i settori e le materie prime legate all’economia reale, come peraltro i metalli industriali e meno quelli preziosi).

PREVISIONE 2 – ITALIA: RIPRENDE LA STRADA VERSO MIB 50’000 – Siamo poco sotto 20’000: l’indice andrà prima a 12-10’000, come dicono in tanti, o a 50’000, come dice solo il sottoscritto? Andrà a 50’000, il che vuol dire che raddoppierà una prima volta nei prossimi 3-4 anni (35-40.000) e poi si farà lo strappo conclusivo dopo una pausa.

L’INDICE ITALIANO (eventi esogeni imprevedibili a parte, come ovvio) NON SCENDERA’ MAI PIU’ SOTTO 15’000.

I surfisti hanno un detto bellissimo: “Take your time. Wave comes”. Aspetta, abbi pazienza. L’onda giusta arriva. La differenza tra il grande surfista e il dilettante è che il grande surfista capisce qual’è l’onda giusta, il dilettante si confonde. L’onda in questo caso è la ciclicità, che è bellissima, fulgida, come non lo è mai stata negli ultimi anni.

Mettetevi pure short sul MIB: rischierete soddisfazioni scarse e miserevoli.

PREVISIONE 3 – NESSUN CRASH SULLE BORSE, MA UNA CORREZIONE FORTE TRA MARZO E OTTOBRE CHE SARA’ PER L’INVESTITORE ASSENNATO UNA SPLENDIDA OCCASIONE DI ACQUISTO MASCHERATA DA DRAMMA INCOMBENTE.

Ci sarebbero mille cose di straordinario interesse, a dire il vero, sui settori, sui titoli, sui tassi, sul dollaro: uno degli anni più nitidi e leggibili della storia dei mercati. Ma sono cose che è giusto conosca solo la mia community.

Ripubblico qui, per il sottile piacere del Senno del Poi, re di noi tutti che facciamo questo lavoro, le MIE “preferred slides” di inizio 2015 e 2016.

Quelle di quest’anno, 2017, sono molto più interessanti.

Buona lettura (aprite i files o meglio ancora salvateli cliccando il tasto dx del mouse: ne vale la pena) e ad maiora.

Quarterly report 2015 1° – I 12 topic charts 2015

Quarterly report 2016 1° – I 12 topic charts 2016

2017: le (pre)visioni e il dilemma dell’investitore ultima modifica: 2017-01-10T00:04:34+00:00 da Francesco Caruso