Film – “American Sniper” (***1/2)

Filmografia di Clint Eastwood:

  • Brivido nella notte (Play Misty For Me) (1971)
  • Lo straniero senza nome (High Plains Drifter) (1973)
  • Breezy (1973)
  • Assassinio sull’Eiger (The Eiger Sanction) (1975)
  • Il texano dagli occhi di ghiaccio (The Outlaw Josey Wales) (1976)
  • L’uomo nel mirino (The Gauntlet) (1977)
  • Bronco Billy (1980)
  • Firefox – Volpe di fuoco (Firefox) (1982)
  • Honkytonk Man (1982)
  • Coraggio… fatti ammazzare (Sudden Impact) (1983)
  • Il cavaliere pallido (Pale Rider) (1985)
  • Storie incredibili – serie TV, episodio Vanessa (1985)
  • Gunny (Heartbreak Ridge) (1986)
  • Bird (1988)
  • Cacciatore bianco, cuore nero (White Hunter Black Heart) (1990)
  • La recluta (The Rookie) (1990)
  • Gli spietati (Unforgiven) (1992)
  • Un mondo perfetto (A Perfect World) (1993)
  • I ponti di Madison County (The Bridges of Madison County) (1995)
  • Potere assoluto (Absolute Power) (1997)
  • Mezzanotte nel giardino del bene e del male (Midnight in the garden of Good and Evil) (1997)
  • Fino a prova contraria (True Crime) (1999)
  • Space Cowboys (2000)
  • Debito di sangue (Blood Work) (2002)
  • Mystic River (2003)
  • Million Dollar Baby (2004)
  • Flags of Our Fathers (2006)
  • Lettere da Iwo Jima (2006)
  • Changeling (2008)
  • Gran Torino (2008)
  • Invictus – L’invincibile (Invictus) (2009)
  • Hereafter (2010)
  • J. Edgar (2011)
  • Jersey Boys (2014)
  • American Sniper (2014)

Può un uomo giustificare dentro di sé l’omicidio di un altro essere umano con il senso del dovere (verso la Patria e verso i commilitoni), oppure la divisa è solo una maschera per il lupo che è in noi? Storia (vera), azioni (numerose: 160 “bersagli colpiti” ufficiali) e morte (sorprendente) di Chris Kyle, cecchino dei Seals, soprannominato dagli iracheni “il Diavolo di Ramadi” per la sua infallibilità. Il Maestro Eastwood però questa volta non sorprende: due ore di buon cinema, in alcune scene anche ottimo, ma senza emozione, senza uno spunto neanche morale. I Nostri sono i buoni, anche quando ammazzano, e i Cattivi sono davvero cattivi – ma questo, purtroppo, lo vediamo già tutti i giorni, in video, in tv, dovunque. Bradley Cooper gioca su una simbiosi fisica con il vero Kyle impressionante e con una certa monotonia espressiva che forse è la nota più toccante del personaggio, il classico cowboy americano preso in un vortice dove la sola affermazione credibile del sé sta nell’azione militare e le pause civili (brava Sienna Miller nel ruolo della moglie) sono vissute con atonia, apatia e insofferenza. Ma la storia, pur vera, è talmente prevedibile da non prendere lo spettatore se non in superficie, quasi per dovere di partecipazione. Da Clint Eastwood regista è doveroso aspettarsi qualcosa di più di una elegia scontata dell’America in armi: se mai qualcuno avesse voglia del top si veda “Gli Spietati” (fra i cinque migliori western di sempre, qui sì la cupa lotta tra il Bene e il Male tocca l’apice), “Un mondo perfetto”, “Million Dollar Baby” e il suo ultimo capolavoro, “Gran Torino”. Buono, ma allo stesso tempo inutile. Per amanti dei film di guerra, in attesa del vero evento dell’anno (“Fury” con Brad Pitt, stupendo…).

* = INGUARDABILE
** = MEDIOCRE
*** = BUONO
**** = DA VEDERE
***** = GRANDE FILM
****** = CAPOLAVORO ASSOLUTO
Film – “American Sniper” (***1/2) ultima modifica: 2015-02-02T13:56:01+00:00 da Francesco Caruso