Qualche considerazione sulla fine trimestre

Non è che stiamo centrando l’osservazione sull’oggetto sbagliato, solo perché è quello su cui noi riversiamo più aspettative? Non è che – col senno di poi – tra qualche anno si dirà: altro che borse, con quello che è successo su bonds, commodities e valute…. Non è che sono proprio gli “altri”, i mercati da guardare? I bonds a me continuano tecnicamente a fare una paura tremenda, nella loro struttura di lungo periodo sono lontanissimi da un minimo/punto di acquisto strategico, anche se ovviamente qualunque allentamento della tensione sul discorso inflazione+tassi potrebbe innescare rimbalzi. Ma a mio avviso, se e fino a che non succede qualcosa di veramente nuovo e importante, rimbalzi consistenti sui bonds, specie su quelli USA e a breve, sono solo e soltanto occasioni di vendita. La logica, oltre che la tecnica, dice questo. Le commodities sono in un Toro generazionale, di quelli che hanno le carte in regola per portare lontano, specie su certe aree: l’agricoltura è un discorso logico, ma anche l’energy, nel suo complesso, nonostante tutte le tensioni mediorientali, in termini strategici non è nemmeno partita. Non ci credete? Guardate questo grafico dell’ETF Energy.

Le valute: ha parlato Jim Rogers, che quando parla non fa prendere aria alle fauci ma è meglio ascoltarlo bene. Ha detto: il dollaro è su una giuntura di acquisto contro molte valute (vero), ma questo è un frangente speciale, di “make or break”, per cui se non tengono certi livelli molto vicini, sulla valuta USA si potrebbe scatenare un selloff imponente (verissimo, secondo i miei modelli). Ora: quali sarebbero le conseguenze di una fase di tensione valutaria globale? A mio avviso, molto peggiori di quelle di questa ultima correzioncina di borsa. Quindi, diamo importanza a quello che ne ha. La borsa ha fatto quello che doveva: ha corretto gli eccessi, ha spurgato certe situazioni, ha ricreato profondi dubbi negli ultimi arrivati, ha permesso un rientro/occasione a chi lo attendeva con pazienza. Ora i mercati azionari sono – generalmente – su una giuntura di acquisto, anche se sul brevissimo il rimbalzo è stato forte e potrebbe esserci una settimana o due di stallo. Ma i “famosi” minimi di Marzo/Aprile sono qui, e con loro anche quello che da ora in avanti sarà il punto di controllo cardine per i prossimi mesi. Riguardatevi la “Breve cronistoria dei minimi di inizio Primavera”: quando vengono rotti al ribasso nella seconda metà dell’anno, sono guai seri. L’ipotesi più probabile, sempre se le attuali, note e oppressive tensioni venissero superate senza troppi traumi (e sempre FINO A TENUTA DEI MINIMI DI MARZO), è la seguente: secondo trimestre di borse al rialzo, con traino del BRIC (in particolare l’Est Europa: guardate sul modello la posizione e il RRR), degli USA e – forse – Italia sugli scudi in Europa. Il FTSE MIB è infatti rimasto al rialzo su base mensile, segno di solidità.

Nel consueto file dei livelli ho inserito anche uno schema riepilogativo e i prelivelli mensili e trimestrali: come noto a chi frequenta il sito, saranno da confermare dopo il 31 Marzo, quando ripubblicherò anche le curve cicliche.

 QUADRO RIEPILOGATIVO DEI LIVELLI – 28 MARZO 2011 (pdf)

Qualche considerazione sulla fine trimestre ultima modifica: 2011-03-28T00:43:54+00:00 da Francesco Caruso