Film – “Lo Hobbit – La desolazione di Smaug” (*1/2)

Lo HobbitInizio dicendo che di Peter Jackson ho amato “King Kong”, vero kolossal in tre atti senza un momento di tregua. Detto questo, è difficile affrontare il giudizio di questo film, che vede lo hobbit Bilbo Baggins e una combriccola intenzionati a recuperare l’oro di Erebor. Il drago Smaug (unico personaggio davvero centrato) è accompagnato nella sua desolazione da quella dello spettatore non-adepto del segmento centrale della nuova trilogia prequel di “Il Signore degli Anelli” (girato in 3D nel formato da 48 fotogrammi al secondo con effetto telefilm). Dopo oltre due ore e mezza di effetti speciali (che annullano i confini tra ripresa “dal vero” e cartoon digitale), sottotrame, personaggi che scompaiono nel nulla (perché torneranno nell’obbligatorio capitolo 3) e tour de force acustici, ci si ritrova anche con un finale monco che interrompe l’azione sul più bello (si fa per dire…). Ora: tutto ciò sarà anche “virtuosistico” (ma quanto è semplice essere virtuosi con la tecnologia d’oggi e 200 milioni di dollari da gettare al vento…), però è ormai indiscutibilmente solo un affare tra il regista/produttore, i fan (tanti) della saga tolkieniana e i venditori di derrate alimentari dei cinema, visto che è necessaria una dose di zuccheri e bevande extra per sopportare lo sforzo delle oltre 2 ore e mezza. Non entro nel merito del rispetto della trama in quanto ammetto (mea culpa) di non essere un fan dedito: ma se di colpa si tratta, credo sia colpa lieve. Esclusivamente per gli iscritti al club, che grideranno ancora una volta al capolavoro.

* = INGUARDABILE
** = MEDIOCRE
*** = BUONO
**** = DA VEDERE
***** = GRANDE FILM
****** = CAPOLAVORO ASSOLUTO

Film – “Lo Hobbit – La desolazione di Smaug” (*1/2) ultima modifica: 2013-12-23T11:53:55+00:00 da Francesco Caruso