Il Grande Enigma

Perché tutti i mercati – ripetiamo: tutti, borse, bonds, materie prime, tranne la liquidità che è ferma a zero – stanno facendo perdere soldi agli investitori negli ultimi cinque mesi? Dove stanno andando i soldi? Non chiediamolo alla FED, che appare sempre più specializzata negli ultimi decenni a provare ciclicamente a rimediare a un errore facendone un altro:

  1. Non una singola recessione del dopoguerra è stata prevista dalla Fed in anticipo, secondo l’ex segretario al Tesoro Lawrence Summers;
  2. Nessuna delle ultime tre recessioni è stata riconosciuta come tale fino a che non era già ampiamente in corso.

Incompetenza? O politica? Vi aspettate ancora che vi mandino una raccomandata a casa dicendo che le cose fra poco non andranno più bene?

Guardiamo la realtà dei numeri. La deflazione globale è iniziata nel 2000 ed ha brutalmente accelerato dopo la crisi del 2008, con la Guerra Santa delle Banche Centrali vs i risparmiatori. Sono pochissimi i mercati azionari che hanno reso qualcosa in termini reali (aggiustati per l’inflazione) dal 2000 ad oggi. Nemmeno lo splendido S&P è tra questi.

Fonte: http://www.multpl.com/inflation-adjusted-s-p-500 In termini reali, lo S&P è sugli stessi livelli del 2000...
Fonte: http://www.multpl.com/inflation-adjusted-s-p-500
In termini reali, lo S&P è solo ora, 15 anni dopo, sugli stessi livelli del 2000. Il recupero, va detto, è stato molto più rapido di quello post-29 e post-69 (i picchi precedenti). Tutte le borse europee, in termini reali, sono ampiamente sotto ai picchi del 2000, alcune (come l’Italia) di oltre 2/3.

Da fine Aprile ad ora, nessun investimento ha dato rendimento positivo. L’unica classe di asset ferma a zero è stata la liquidità. Diversi fondi hanno avuto in Agosto il peggior mese della loro storia, indipendentemente dalla loro strategia e classe di asset. Il nervosismo, di conseguenza, è alle stelle.

settembre 30.apr rend %
..PHLX GOLD&SILVER 48.47 72.87 -33.5%
c.ETFS BRENT OIL 23.16 34.59 -33.0%
…SHANGHAI COMP 3086.06 4441.66 -30.5%
.LYX MSCI LAT AM 18.99 25.35 -25.1%
c..BRENT OIL cash 48.68 64.60 -24.6%
.ISH FTSE BRIC 50 19.19 25.35 -24.3%
…HONG KONG HS 21854.63 28133.00 -22.3%
.ISH MSCI EMG MKTS 28.19 36.22 -22.2%
.LYX MSCI ASIA ex JP 38.60 48.93 -21.1%
…MOSCOW RTS 823.13 1029.31 -20.0%
c.ETFS COPPER 21.12 26.04 -18.9%
c.ETFS CRB INDEX 15.93 19.00 -16.2%
c..RAME cash 245.20 288.65 -15.1%
…BOVESPA 48551.08 56229.38 -13.7%
.LYX DAX 95.92 110.90 -13.5%
c..CRB INDEX cash 198.98 229.49 -13.3%
.LYX MSCI EUROPE 118.93 135.88 -12.5%
….FTSE 100 6186.99 6960.63 -11.1%
….DAX 10229.58 11454.38 -10.7%
.LYX MSCI WORLD 143.12 159.90 -10.5%
…..EURO STOXX50 3255.79 3615.59 -10.0%
d.DB G10 CARRY TR INDEX 254.83 281.27 -9.4%
….STOXX 600 361.21 395.79 -8.7%
.LYX MSCI USA 166.36 181.86 -8.5%
.ISH SP500 17.26 18.73 -7.9%
….CAC 40 4655.14 5046.49 -7.8%
.LYX MIB 21.30 23.03 -7.5%
c.ETFS SILVER 13.97 15.05 -7.2%
…..FTSEMIB40 21514.90 23045.52 -6.6%
….DOW JONES IND 16674.74 17840.52 -6.5%
c..ARGENTO cash 15.13 16.11 -6.1%
…TOKYO NIKKEI 225 18432.27 19520.01 -5.6%
c.ETFS PH GOLD 96.84 102.13 -5.2%
…..S&P500 1990.20 2085.51 -4.6%
c..ORO cash 1130.45 1183.60 -4.5%
….DOW JONES TR 8215.44 8592.89 -4.4%
…SENSEX (INDIA) 25963.97 27011.31 -3.9%
bp.LYX IBOXX LIQ EUR HY 115.61 119.95 -3.6%
bg.10y BTP fut 134.01 138.55 -3.3%
bp.LYX EMG MKT LIQ SOV $ 87.60 90.47 -3.2%
….SMI 8849.43 9077.12 -2.5%
bi.LYX EMTS GL BOND 170.96 174.55 -2.1%
bi.LYX EMTS CORP BOND A 139.10 141.41 -1.6%
bi.LYX BTP 10Y MTS 129.81 131.95 -1.6%
bg.10Y BUND fut 154.66 156.96 -1.5%
….NASDAQ 4893.95 4941.42 -1.0%
bg.10Y US T-NOTE fut 127.30 128.38 -0.8%
bg.US 05Y T-NOTE 119.81 120.13 -0.3%
bg.US 02Y T-NOTE 109.34 109.63 -0.3%
bg.EUR 05Y BOBL 128.70 128.86 -0.1%
bi.LYX EMTS 01-03Y 126.14 126.18 0.0%
bg.EUR 02Y SCHATZ 111.29 111.19 0.1%

Indipendentemente da ciò, le aspettative erano quasi univoche (almeno fino al 20 Agosto) per un rialzo dei tassi USA, mentre il resto del mondo stava stampando moneta.

La cosa degna di nota per gli investitori è che dal momento del crollo del 2008, la borsa USA non è stata in grado di raggiungere nuovi massimi di mercato senza gli stimoli della banca centrale (vedi il post “FED up?”, dove avevamo scritto e spiegato perché non credevamo a un rialzo dei tassi).

Nessuno valuta la possibilità che la FED sia «andata lunga», perdendo la chance di alzare quando poteva. I dati sull’occupazione USA non tengono conto di coloro che escono più o meno definitivamente dal mondo del lavoro: il quadro sull’occupazione totale USA è leggermente diverso ed è espresso in questo grafico.

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Secondo uno studio pubblicato dal McKinsey Global Institute, nel Febbraio di quest’anno il debito globale è aumentato di $ 57.000 miliardi di dollari dal 2008. Con una tale enorme quantità di liquidità nel sistema (M1 – massa monetaria – vicina ai livelli massimi storici) i mercati finanziari stanno diventando sempre più un gioco di valute: e un gioco di valute è relativo. Io stampo, tu stampi, essi stampano, ma chi stampa di più? E verso chi scorre il capitale? Provate a guardare cosa è successo in questo contesto alle valute “ad alto rendimento”: un aumento di tasso dello 0.25% su una valuta sistemica come il USD non sarebbe poi tanto simbolico.

Come abbiamo visto fin dalla fine del 2012, l’aumento del dollaro ha avuto importanti implicazioni sui mercati globali, che si tratti di valute, materie prime o tassi di interesse. Un rialzo dei tassi vorrebbe dire ulteriore forza del USD e quindi accelererazione della spirale deflazionistica a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. L’aumento dei tassi in un contesto di rallentamento potrebbe anche mettere gli Stati Uniti su un percorso preferenziale verso una recessione nel 2016.

Al contrario, la scelta di non aumentare i tassi non soddisfa le aspettative generate da parte della stessa Fed. Non è da escludere che questa scelta si tiri dietro la possibilità di un QE4, specie in caso di un’altra ondata di avvitamento delle borse. Così, sembra che la Fed si sia chiusa in un enigma autoimposto: o commette un errore politico e manda gli USA in rallentamento, oppure non alza e così facendo riconosce apertamente che la crescita sta rallentando. Il che riporta al punto precedente: dal 2008, nessun nuovo massimo di mercato è stato raggiunto senza gli stimoli della Banca Centrale.

Il dollaro a buon mercato stava per salvare l’industria degli Stati Uniti, ma è andato. La crescita della Cina stava per salvare le esportazioni, ma è andata. I bassi tassi di interesse stavano per salvare il mondo, ma non hanno funzionato così bene come si pensava. Il QE stava per far ripartire tutto, ma no. Il TARP, anche. I buyback azionari hanno raggiunto il picco, soprattutto se il denaro gratis è esaurito. Dove è esattamente la buona notizia che sta per arrivare?

Come spesso è accaduto, i governi e i meccanismi politici dei loro organismi rimangono il rischio n°1 dei mercati finanziari.

“The Federal Reserve is not currently forecasting a recession.” – Ben Bernanke (Gennaio 2008)

I modelli restano a zero rischio, da mesi: e quello che dobbiamo chiedere a un buon modello che funziona e al quale si chiede in primissimo luogo di proteggere il capitale dal rischio non è di dirci la verità che vorremmo sentirci dire, ma di dirci la sua verità e basta.

«Ambasciator non porta pena»

Segui il lavoro di Francesco Caruso su www.cicliemercati.it: Portafogli Modello, titoli, mercati obbligazionari, commodities, valute.

Il Grande Enigma ultima modifica: 2015-09-20T14:43:39+00:00 da Francesco Caruso