Film – “Le Idi di Marzo” (****1/2)

Il thriller politico, per quanto ampiamente battuto dal cinema americano, è un genere capace di offrire prodotti di alto intrattenimento e interessanti spunti di riflessione, in questo caso sui giochi di potere pre-elettorali USA. Con  “Le Idi di Marzo” Clooney sforna un film di rara eleganza, senz’altro sopra la media, diretto con semplicità, abilità e gran senso del cinema. Stephen Meyers (Ryan Gosling, eccellente) è un trentenne di talento, esperto di politica e di comunicazione, entrato a far parte dell’entourage del governatore Mike Morris (Clooney, anche come attore sui suoi livelli migliori), uno dei due contendenti democratici alle primarie negli USA. La parabola di caduta e rinascita di un arrivista viene descritta con stile sobrio ma capace di coinvolgere lo spettatore fino ai titoli di coda. Ne esce un film ombroso, potente, teso, diretto come un treno in una inesorabile discesa verso la disillusione e la ferocia, molto vicino al cinismo degli ultimi film di Lumet (“Onora il padre e la madre”). Le coltellate a tradimento delle storiche Idi di Marzo altro non sono che l’emblema del processo di putrefazione delle coscienze che impesta chiunque si avvicini al potere. Ulteriore nota di merito la prova di tutti i protagonisti, un super cast con Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti, Marisa Tomei ma in cui spicca Evan Rachel Wood, 24 anni, che dopo “The Wrestler” di Aronofsky e “Basta che funzioni” di Woody Allen conferma non solo di essere una bravissima attrice, ma anche di sapersi scegliere alla perfezione registi e film. Da vedere.

* = INGUARDABILE
** = MEDIOCRE
*** = BUONO
**** = DA VEDERE
***** = GRANDE FILM
****** = CAPOLAVORO ASSOLUTO
Film – “Le Idi di Marzo” (****1/2) ultima modifica: 2011-12-30T09:45:37+00:00 da Francesco Caruso