Film – “Midnight in Paris” (*****)

Woody Allen, a 76 anni e al 42simo film, appare tutt’altro che stanco e regala un altro film bellissimo, educato, raffinato. Il tocco di stile e genio di “Midnight in Paris” non è tanto l’idea di far rivivere la Ville Lumiére degli anni ’20 e i miti artistici del primo Novecento nel percorso-sogno di crescita interiore del protagonista Owen Wilson, perfetto alter ego del regista anche nella gestualità e nelle espressioni. La vera perla nascosta è l’ambientazione senza tempo anche nell’oggi: un presente opulento, senza violenza, senza crisi, senza pc, iphone e ipad, di consistenza talmente dubbia da rendere ancor piu’ credibile il continuo andirivieni temporale. Allen trasmuta una materia apparentemente lieve, quasi inconsistente, in roba seria e pesante: una riflessione sulle nostre scelte e sulle nostre (in)coerenze. Dietro alla scelta del protagonista, che cerca scampo –  attraverso l’immersione nel sogno di una realtà mitizzata – da una carriera centrata sull’utile di breve, da una fidanzata tutta apparenza, tanto gradevole quanto arida e materialista (che lo tradisce con un altro insopportabile simbolo-feticcio di oggi, l’Uomo Vincente e Onnisciente) e dalla famiglia di lei (altro emblema del nulla avanzante), si legge una scelta profonda di rifiuto dei modelli dominanti. Allen non va preso sottogamba: castigat ridendo mores e lo fa in modo magnifico, aiutato da attori belli, simpatici e bravi. Fra venti o trent’anni, quando magari selezioneremo da un archivio psichico i film per vederli sul nostro schermo 5D, “Midnight in Paris” non avrà perso nulla. Uno dei film dell’anno, bello per tutti, anche per chi non ha voglia di leggervi dentro niente: da sperare che non venga stritolato dalle solite bufale di stagione.

* = INGUARDABILE
** = MEDIOCRE
*** = BUONO
**** = DA VEDERE
***** = GRANDE FILM
****** = CAPOLAVORO ASSOLUTO
Film – “Midnight in Paris” (*****) ultima modifica: 2011-12-09T00:21:39+00:00 da Francesco Caruso